domenica 22 agosto 2010

L'inutile politica.

Le “democrazie occidentali” non ci rappresentano per nulla.
La cosa è curiosa dato il fatto che “democrazia” significa “potere del popolo”.
Ad oggi, il cittadino medio non ha assolutamente nessuna capacità di influire sulla scelta degli eletti, ma solo (nella più fortunata delle ipotesi) la possibilità di decidere chi far sedere in parlamento da una lista di persone scelte da un sistema chiuso ed autoreferenziale che sono i partiti.
Oramai ci siamo lentamente assuefatti alla cosa, ma resta allucinante, più che altro per l’assoluta impermeabilità del sistema politico.

La prossima volta che andate a votare, fermatevi per un momento a leggere la lista dei candidati del partito che votate.
Pensate anzitutto a quanti ne conoscete.
Poi, pensate, per quelli a voi noti, per quali ragioni vi sono noti: hanno fatto qualcosa di speciale o semplicemente li avete sentiti nominare più volte?
La stragrande maggioranza di chi siede in parlamento, senato, governo, lo fa in quanto deciso a tavolino da un gruppo di persone ristretto e non a seguito del nostro beneplacito: l’affermazione è forte, ma perché è cosi?

Facciamo un esempio. Il partito A sa di avere, ad ogni elezione, una percentuale di voti oscillante intorno al 20%, equivalente a circa 120 parlamentari. Visto che la percentuale di votanti esprimente una preferenza nominativa è risibile, il partito A sa di poter piazzare, con assoluta certezza, almeno 80 (manteniamo un cospicuo margine di sicurezza) candidati scelti unicamente dai dirigenti di A stesso, semplicemente posizionandoli in alto alle liste.
Si plachino immediatamente frikkettoni e rastamanni con bonghi e cani semirandagi al seguito: non si tratta di una particolarità italiana, non è tutta colpa di Berlusconi. È cosi in tutti i paesi con un certo numero di abitanti (in Islanda abitandoci 15 persone in totale ovviamente si conoscono tutti) dove la democrazia è “evoluta”, ed è curioso notare come i sempre tanto vituperati Stati Uniti siano gli unici in cui qualche barlume di connessione tra il popolo e gli eletti rimanga vivo.

Prima che questo sistema crolli sotto i colpi delle sue debolezze, come successo a tutti i sistemi prima di esso, l’unica possibilità che rimane è non votare, in quanto con qualunque nostro atto da votanti (anche la scheda bianca o la nulla), riconosciamo implicitamente come legittimo questo immorale ed ingiusto sistema instauratosi.

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