mercoledì 8 dicembre 2010

Nota

Da circa un mese mi sono trasferito negli Stati Uniti, dove le tastiere non hanno gli accenti.
Mi scuso per l'utilizzo di apostrofi a sproposito, ma non sono tecnologicamente in grado di inserire caratteri manualmente.

L’agevole accesso alle informazioni e l’equivoco della conoscenza.

La terra e’ un posto molto bello, affollato, diversificato.
Gli ultimi dieci anni hanno visto l’espandersi, nel mondo civilizzato almeno, della banda larga, che ha portato incredibili trasformazioni nel modo di comportarsi della gente.
Fate uno sforzo mnemonico e andate indietro all’anno duemila: niente video su youtube, 2 minuti per caricare una pagina della gazzetta dello sport, niente googlemaps, diffusione abbastanza limitata delle email.
Oggi, ad un prezzo sostenibile da una grande fetta della popolazione del primo mondo, si puo’ avere accesso sul proprio telefono cellulare ad una serie di servizi che solo dieci anni fa erano impensabili su un PC di fascia alta.
Tutto questo ha portato immensi benefici per tutti, soprattutto dal punto di vista della disponibilita’ di informazioni e di interazione tra persone distanti fisicamente (consiglio per un approfondimento l’ottimo “The World Is Flat” dell’editorialista del New York Times, Thomas Friedman).
Molti pensano che avere piu’ informazioni equivalga ad una maggiore conoscenza, ma si incorre in un gravissimo errore: quello di dimenticare l’importanza degli strumenti.
Serve tempo e sforzo (una parola poco amata oggi) per imparare qualcosa. Certi studiano sei anni per diventare chimici, altri impiegano una vita per diventare maestri di Karate, architetti, pittori.
Deve esserci chiaro pero’, che se domani io scarico un manuale di Chimica Organica, non divento automaticamente un esperto di chimica organica. Rimango semplicemente lo stesso pirla di prima con in piu’ un file .pdf di un manuale di chimica organica.
La rete ed I forum invece pullulano di esperti di politica internazionale, di politica economica, di scienza delle finanze, eccetera. “l’ho letto su internet”, “guarda cose dice questo link”. Frasi lette spesso, solitamente scritte da studenti fuoricorso di una qualche disciplina inutile che con un paio di click pensano di aver trovato la scorciatoia per evitare anni di studi di una materia piuttosto che un’altra.
Se internet ha certamente reso le nostre vite piu’ semplici e migliori sotto parecchi punti di vista (e tra queste certamente la possibilita’ di reperire piu’ informazioni, meno filtrate, piu’ in fretta), dall’altra ha creato in molti la (vana) speranza di essere piu’ sapienti senza difficolta’.
Riscopriamo l’umilta’ ed il piacere di imparare le cose con la perseveranza e l’impegno costante.